Il Quadro dei
Titoli Italiani (IQF)

Il Quadro dei titoli dello Spazio europeo vuole favorire una più corretta comprensione e comparabilità dei titoli dei differenti sistemi nazionali d’istruzione superiore. Inoltre il Quadro vuole presentare l’intera offerta formativa europea agli studenti di tutto il mondo.

Quadro dei Titoli italiani

Il Quadro dei titoli italiani
per la scuola superiore

I Ministri dell’istruzione superiore dei Paesi europei partecipanti al Processo di Bologna hanno deciso nel 2005 di realizzare il Quadro dei titoli per lo Spazio europeo dell’istruzione superiore (Qualifications Framework for the European Higher Education Area – QF for the EHEA).

Il Quadro si articola nei tre cicli principali dell’istruzione superiore, come definiti dal Processo di Bologna e presenta tutti i titoli rilasciati per ciascun ciclo, con riferimento al numero dei crediti Ects e ai risultati di apprendimento (Descrittori di Dublino).

Il Quadro dei titoli dello Spazio europeo vuole favorire una più corretta comprensione e comparabilità dei titoli dei differenti sistemi nazionali d’istruzione superiore. Inoltre il Quadro vuole presentare l’intera offerta formativa europea agli studenti di tutto il mondo.
Ogni Paese si è quindi impegnato a realizzare un proprio Quadro nazionale dei titoli (National Qualifications Framework – NQF) che, per quanto riguarda l’istruzione superiore, é impostato sugli standard del Quadro dei titoli per lo Spazio europeo dell’istruzione superiore.

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Il Quadro dei titoli italiani EdVerso
Che cos’ è
  • è uno strumento che descrive, in termini di conoscenze e competenze attese, i titoli rilasciati dalle istituzioni italiane d’istruzione superiore
  • è articolato sui tre cicli previsti dal Processo di Bologna
  • fornisce una scheda descrittiva di tutti i titoli italiani
  • è compatibile con il Quadro dei titoli per lo Spazio europeo dell’istruzione superiore (Qualifications Framework for the European Higher Education Area – Qfor the EHEA)

A cosa serve

 
  • rende il sistema italiano più trasparente e comprensibile
  • è uno strumento di promozione del sistema italiano d’istruzione superiore
  • favorisce la mobilità internazionale degli studenti e dei laureati italiani e il loro accesso a studi più avanzati
  • favorisce la conoscenza e la valutazione da parte dei datori di lavoro dei titoli rilasciati dalle istituzioni italiane d’istruzione superiore
  • agevola la comparazione dei titoli italiani con quelli rilasciati dai Paesi esteri
  • facilita il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all’estero e la libera circolazione di studenti e professionisti.
 

Quali informazioni contiene

 
  • i tre cicli definiti dal Processo di Bologna e i rispettivi Descrittori
  • l’elenco di tutti i titoli rilasciati dalle istituzioni d’istruzione superiore afferenti al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR), articolato nei tre cicli
  • le schede descrittive di ciascun titolo
  • l’elenco dei titoli rilasciati dal previgente ordinamento (pre-Bologna)
  • l’elenco delle professioni regolate in Italia, corredato da schede descrittive
  • la normativa di riferimento per l’istruzione superiore
  • la descrizione degli obiettivi formativi delle classi delle lauree universitarie e dei diplomi accademici Afam
  • i collegamenti alle banche dati delle istituzioni universitarie e delle istituzioni Afam riconosciute nel nostro sistema e alle banche dati dell’offerta formativa.
Altri Titoli
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I Descrittori di Dublino:
obiettivi formativi dei corsi di Laurea e Laurea magistrale italiani
I Descrittori di Dublino sono enunciazioni generali dei tipici risultati conseguiti dagli studenti che hanno ottenuto un titolo dopo aver completato con successo un ciclo di studio. Non vanno intesi come prescrizioni; non rappresentano soglie o requisiti minimi e non sono esaustivi; i descrittori mirano a identificare la natura del titolo nel suo complesso. Essi non hanno carattere disciplinare e non sono circoscritti in determinate aree accademiche o professionali.
I Descrittori di Dublino sono costruiti sui seguenti elementi:
  • Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding);
  • Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding);
  • Autonomia di giudizio (making judgements);
  • Abilità comunicative (communication skills);
  • Capacità di apprendere (learning skills). 

Gli obiettivi formativi dei corsi di Laurea e Laurea magistrale italiani sono impostati secondo i Descrittori di Dublino:

  • 1° Ciclo
  • 2° Ciclo
  • 3° Ciclo
I titoli finali di primo ciclo possono essere conferiti a studenti che:

  • abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione in un campo di studi di livello post secondario e siano a un livello che, caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati, include anche la conoscenza di alcuni temi d’avanguardia nel proprio campo di studi;
  • siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al loro lavoro, e possiedano competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di studi;
  • abbiano la capacità di raccogliere e interpretare i dati (normalmente nel proprio campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi;
  • sappiano comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti;
  • abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia.

I titoli finali di secondo ciclo possono essere conferiti a studenti che:

  • abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione che estendono e/o rafforzano quelle tipicamente associate al primo ciclo e consentono di elaborare e/o applicare idee originali, spesso in un contesto di ricerca;
  • siano capaci di applicare le loro conoscenze , capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio;
  • abbiano la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi;
  • sappiano comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti;
  • abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo.

I titoli finali di terzo ciclo possono essere conferiti a studenti che:

  • abbiano dimostrato sistematica comprensione di un settore di studio e padronanza del metodo di ricerca ad esso associati;
  • abbiano dimostrato capacità di concepire, progettare, realizzare e adattare un processo di ricerca con la probità richiesta allo studioso;
  • abbiano svolto una ricerca originale che amplia la frontiera della conoscenza, fornendo un contributo che, almeno in parte, merita la pubblicazione a livello nazionale o internazionale;
  • siano capaci di analisi critica, valutazione e sintesi di idee nuove e complesse;
  • sappiano comunicare con i loro pari, con la più ampia comunità degli studiosi e con la società in generale nelle materie di loro competenza;
  • siano capaci di promuovere, in contesti accademici e professionali, un avanzamento tecnologico, sociale o culturale nella società basata sulla conoscenza.

Normativa di riferimento

Legge 19 novembre 1990, n. 341
Riforma degli ordinamenti didattici universitari.
(Pubblicata nella G.U. 23 novembre 1990, n. 274)

Legge 21 dicembre 1999, n. 508

 
Riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati.
(Pubblicato nella G.U. 4 gennaio 2000, n. 2)

Decreto 3 novembre 1999, n. 509

 
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei.
(Pubblicato nella G.U. 4 gennaio 2000, n. 2)
Decreto 10 gennaio 2002, n. 38
Regolamento recante riordino della disciplina delle scuole di cui alla legge 11 ottobre 1986, n. 697, adottato in attuazione dell’articolo 17, comma 96, lettera a), della legge 15 maggio 1997, n. 127.
(Pubblicato nella G.U. 22 marzo 2002, n. 69)
Decreto 22 ottobre 2004, n. 270
Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509.
(Pubblicato nella G.U. 12 novembre 2004, n. 266)
Decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212
Regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, a norma dell’articolo 2 della legge 21 dicembre 1999, n. 508.
(Pubblicato nella G.U. 18 ottobre 2005, n. 243)
Legge 30 dicembre 2010, n. 240
Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario.

(Pubblicato nella G.U. 14 gennaio 2011, n. 10) 

Il Quadro dei titoli professionali (abilitazioni)

Il QTI offre una panoramica delle professioni regolamentate italiane e dei relativi titoli professionali (abilitazioni).

Le “professioni regolamentate” sono quelle il cui esercizio è regolato dalla legislazione nazionale: la legge ne stabilisce sia il titolo di studio indispensabile per l’accesso, sia i successivi requisiti per l’esercizio della professione (tirocinio, esame di Stato, norme di deontologia professionale).

I titoli professionali (abilitazioni) all’interno del QTI, sono classificati secondo i 3 cicli del Processo di Bologna in base al livello del titolo accademico richiesto per l’accesso.

Per ogni titolo professionale (abilitazione) è fornita una scheda specifica contenente le seguenti informazioni:

  • conseguimento del titolo professionale;
  • condizioni per l’esercizio dell’attività professionale;
  • attività professionale;
  • fonti;
  • sito ufficiale di categoria.


L’inserimento delle professioni regolamentate nel QTI vuole facilitare la mobilità dei professionisti italiani, resa possibile dalla normativa europea sulla libera circolazione e sul riconoscimento dei titoli professionali (Direttiva 2005/36/CE).

  • 1° Ciclo
  • 2° Ciclo
  • 3° Ciclo
1° CICLO 🔔
2° CICLO 🔔
44 – Architetto53 – Farmacista62 – Notaio
45 – Assistente sociale specialista54 – Geologo63 – Odontoiatra
46 – Attuario55 – Ingegnere civile e ambientale64 – Paesaggista
47 – Avvocato56 – Ingegnere dell’informazione65 – Pianificatore territoriale
48 – Biologo57 – Ingegnere industriale66 – Psicologo
49 – Chimico58 – Insegnante di scuola dell’infanzia67 – Restauratore di beni culturali
50 – Conservatore dei beni architettonici e ambientali59 – Insegnante di scuola primaria68 – Tecnologo alimentare
51 – Dottore agronomo e Dottore forestale60 – Insegnante di scuola secondaria69 – Veterinario
52 – Dottore commercialista61 – Medico chirurgo
3° CICLO 🔔
70 – Medico-chirurgo specialista71 – Odontoiatra specialista72 – Psicoterapeuta