Il Quadro del
Titoli Italiani (IQF)
Il Quadro dei titoli dello Spazio europeo vuole favorire una più corretta comprensione e comparabilità dei titoli dei differenti sistemi nazionali d’istruzione superiore. Inoltre il Quadro vuole presentare l’intera offerta formativa europea agli studenti di tutto il mondo.
perito industriale laureato
Conseguimento del titolo professionale:
Il titolo professionale di perito industriale laureato spetta a chi abbia superato l’esame di Stato per la professione di perito industriale e sia in possesso di uno dei seguenti titoli:
I) laurea, comprensiva di un tirocinio di sei mesi, in una delle classi seguenti, relativamente all’accesso alle sezioni attualmente presenti nell’albo (ex DM 509/99):
– sezione edilizia:
– classe 4 – architettura ed ingegneria edile;
– classe 7 – urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale;
– classe 8 – ingegneria civile e ambientale;
– sezione elettronica e telecomunicazioni:
– classe 9 – ingegneria dell’informazione;
– sezioni elettronica ed automazione; costruzioni aeronautiche; cronometria; industria cartaria; industrie cerealicole; industria navalmeccanica; industria ottica; materie plastiche; meccanica; metallurgia; tessile con specializzazione produzione dei tessili; tessile con specializzazione confezione industriale; termotecnica:
– classe 10 – ingeneria industriale;
– sezione: industrie minerarie:
– classe 16 – scienze della Terra;
– sezione tecnologie alimentari:
– classe 20 – scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali;
– sezioni: chimica conciaria; chimico; chimica nucleare; industria tintoria:
– classe 21 – scienze e tecnologie chimiche;
– sezioni arti fotografiche; arti grafiche
– classe 23 – scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda;
– sezioni energia nucleare; fisica industriale:
– classe 25 – scienze e tercnologie fisiche;
– sezione informatica:
– classe 26 – scienze e tecnologie informatiche;
– sezione disegno di tessuti:
– classe 42 – disegno industriale.
II) Diplomi universitari:
– Edilizia;
– Ingegneria logistica e della produzione;
– Ingegneria meccanica;
– Ingegneria delle telecomunicazioni;
– Ingegneria energetica;
– Metodologie fisiche;
– Analisi chimico-biologiche;
– Chimica;
– Informatica;
– Ingegneria aerospaziale;
– Ingegneria chimica;
– Ingegneria dell’automazione;
– Ingegneria delle materie plastiche;
– Ingegneria elettrica;
– Ingegneria elettronica;
– Ingegneria informatica;
– Scienze e tecniche cartarie;
– Tecnologie alimentari.
Condizioni per l’esercizio dell’attività professionale – Attività professionale:
Per esercitare l’attività professionale di perito industriale laureato è necessario essere iscritti all’albo professionale dei periti industriali. L’albo è peraltro unico per i periti industriali e i periti industriali laureati; né esiste differenza circa le attività professionali esercitabili dagli uni e dagli altri, che sono quelle che la legge riserva ai periti industriali. Si possono iscrivere all’albo coloro che abbiano superato l’esame di Stato.
Fonti:
d.P.R. 5 giugno 2001, n. 328 (in G.U. 17 agosto 2001, n. 190 S.O.).
Sito del Consiglio Nazionale dei Periti industriali: www.cnpi.it