Il Quadro del
Titoli Italiani (IQF)

Il Quadro dei titoli dello Spazio europeo vuole favorire una più corretta comprensione e comparabilità dei titoli dei differenti sistemi nazionali d’istruzione superiore. Inoltre il Quadro vuole presentare l’intera offerta formativa europea agli studenti di tutto il mondo.

Tecnologo alimentare

Conseguimento del titolo professionale:

Il titolo di tecnologo alimentare si consegue mediante superamento di apposito esame di Stato, al quale sono ammessi coloro che siano in possesso di uno dei seguenti titoli:

–          laurea magistrale nella classe LM 70 – scienze e tecnologie alimentari;
–          laurea specialistica nella classe 78/S – scienze e tecnologie agroalimentari;

–          laurea vecchio ordinamento in scienze e tecnologie alimentari;

–          laurea vecchio ordinamento in scienze delle preparazioni alimentari.

 

Condizioni per l’esercizio dell’attività professionale:

Per poter esercitare la professione è necessario essere iscritti ad uno degli albi regionali dei tecnologi alimentari. Si possono iscrivere all’albo coloro che siano in possesso della abilitazione professionale conseguita mediante superamento dell’esame di Stato.

 

Attività professionale:

Secondo quanto disposto dall’art. 2 della l. 18 gennaio 1994, n. 59, rientrano nella competenza del tecnologo alimentare:

a) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la conduzione ed il collaudo dei processi di lavorazione degli alimenti e dei prodotti biologici correlati, ivi compresi i processi di depurazione degli effluenti e di recupero dei sottoprodotti;

b) lo studio, la progettazione, la costruzione, la sorveglianza e il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, di impianti di produzione di alimenti;

c) le operazioni di marketing, distribuzione ed approvvigionamento delle materie prime e dei prodotti finiti alimentari, degli additivi alimentari, degli impianti alimentari;

d) le analisi dei prodotti alimentari; l’accertamento ed il controllo di qualità e di quantità di materie prime alimentari, di prodotti finiti, di additivi, di coadiuvanti tecnologici, di semilavorati, di imballaggi e di quanto altro attiene alla produzione e alla trasformazione di prodotti alimentari; la definizione degli standard e dei capitolati per i suddetti prodotti. Tali attività sono svolte presso strutture sia private che pubbliche;

e) le funzioni peritali ed arbitrali in ordine alle attribuzioni elencate alle lettere a), b), c) e d);

f) la statistica, le ricerche di mercato e le relative attività in relazione alla produzione alimentare;

g) la ricerca e lo sviluppo di processi e prodotti nel campo alimentare;

h) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la stima, la contabilità ed il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, dei lavori necessari ai fini della pianificazione alimentare, con riguardo alla valutazione delle risorse esistenti, alla loro utilizzazione e alle esigenze alimentari e nutrizionali dei consumatori;

i) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la stima, la contabilità ed il collaudo di lavori inerenti alla pianificazione della produzione alimentare sotto il profilo territoriale;

l) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la gestione, la contabilità ed il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, dei lavori che attengono alla ristorazione collettiva in mense aziendali, mense pubbliche, mense ospedaliere e qualsivoglia tipo di servizio di mensa, e ristorazione;

m) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza e la gestione, in collaborazione con altri professionisti, di programmi internazionali di sviluppo agroalimentare, anche in collaborazione con agenzie internazionali e comunitarie.

Gli iscritti all’albo dei tecnologi alimentari possono altresì svolgere funzioni di direzione, amministrazione e gestione di imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione degli alimenti.

Gli iscritti all’albo dei tecnologi alimentari hanno inoltre facoltà di compiere le attività suelencate anche in settori diversi, quando tali attività siano connesse o dipendenti da studi e lavori di loro specifica competenza.

 

Fonti:

–    L. 18 gennaio 1994, n. 59 (in G.U. 27 gennaio 1994, n. 21 S.O.);

–    d.P.R. 18 novembre 1997, n. 470 (in G.U. 8 gennaio 1998, n. 5);

–    d.P.R. 12 luglio 1999, n. 283 (in G.U. 16 agosto 1999, n. 191).

 

Sito ufficiale della categoria: www.tecnologialimentari.it