Deontologia alla base del nostro ordine

Chi siamo Edverso

I Principi per i
Professionisti di Estetica Oncologica

In modo Etico e Sostenibile operiamo per il miglioramento della società, adottando principi semplici ed efficaci.

trasparenza

imparzialità

competenza

responsabilità

controllo

riservatezza

Internazionalità

sostenibilità

Il Codice Deontologico

Realizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di EdVerso International.
Presidente del Comitato: Dott.ssa Angela Noviello

PREMESSA 


L’Estetista Specializzata in Estetica Oncologica opera nel rispetto della persona, della sua dignità e della sua storia di vita.  Il presente Codice Deontologico rappresenta l’insieme dei principi etici, professionali e comportamentali che guidano la pratica dell’estetica oncologica, garantendo sicurezza, rispetto e sostegno ai clienti in percorso oncologico e ai loro caregiver. 

ART. 1 – PRINCIPI FONDAMENTALI
  1. Centralità della Persona
L’estetista oncologica fonda la propria attività sulla centralità assoluta della persona, riconoscendo che ogni cliente porta con sé una storia, un vissuto e una condizione di salute unica. Il trattamento viene adattato alle esigenze individuali, tenendo conto delle terapie in corso, degli effetti collaterali e delle fragilità emotive che possono emergere. L’obiettivo non è solo estetico, ma globale: favorire benessere, autostima e qualità di vita. Ogni intervento si trasforma così in un atto di cura complementare, rispettoso e personalizzato.
  1. Dignità e Riservatezza
La dignità del cliente è un valore inviolabile. L’estetista oncologica si impegna a rispettare e proteggere tutte le informazioni personali e cliniche, custodendole con la massima riservatezza. Ogni dato raccolto viene trattato esclusivamente per fini professionali e mai divulgato senza consenso. L’ambiente di lavoro deve garantire privacy e sicurezza, così che la persona si senta libera di condividere bisogni e timori. Il rispetto della dignità si manifesta anche nell’attenzione al linguaggio, al tocco e all’atteggiamento, sempre improntati a delicatezza e rispetto.
  1. Non Giudizio
L’estetista oncologica accoglie ogni cliente senza pregiudizi né discriminazioni legate all’età, al sesso, all’origine etnica, alle condizioni socioeconomiche o allo stato di salute. La malattia oncologica non definisce la persona, che viene riconosciuta nella sua interezza e valore. Il principio di non giudizio si traduce in un atteggiamento professionale che promuove inclusione, accoglienza e rispetto, evitando qualsiasi atteggiamento paternalistico o discriminatorio. Ogni cliente ha diritto ad un trattamento equo e rispettoso, basato unicamente sui suoi bisogni e sul suo benessere.

ART. 2 – COMPETENZA PROFESSIONALE
  1. Formazione Certificata
L’estetista oncologica deve aver completato un percorso formativo riconosciuto, come il Metodo OTI, che garantisca competenze specifiche e aggiornate. La professionalità non si improvvisa, ma si costruisce attraverso studio, pratica e aggiornamento continuo. La formazione certificata è garanzia di qualità e sicurezza per il cliente, che può affidarsi con fiducia a una professionista preparata. È dovere dell’estetista mantenere vivo il proprio bagaglio tecnico-scientifico con corsi, seminari e workshop, così da offrire sempre trattamenti in linea con le più recenti evidenze.
  1. Limiti di Competenza
L’estetista oncologica è consapevole dei confini della propria professione. Non effettua diagnosi, non prescrive farmaci né sostituisce il parere medico. Qualsiasi segnalazione clinica o sospetto di reazioni anomale deve essere prontamente indirizzato al team sanitario di riferimento. Questo atteggiamento di rispetto dei ruoli professionali tutela la sicurezza del cliente e favorisce la collaborazione interdisciplinare. L’umiltà nel riconoscere i propri limiti non è una debolezza, ma un atto di responsabilità che rafforza la fiducia e il valore della professione.
  1. Sicurezza
La sicurezza rappresenta un principio cardine. L’estetista oncologica utilizza esclusivamente tecniche, protocolli e prodotti testati, privi di componenti che possano nuocere a pelli fragili o immunodepresse. L’attenzione alla qualità dei materiali e alla scelta delle procedure non è un dettaglio, ma un dovere etico che riduce i rischi e protegge il benessere del cliente. La sicurezza si estende anche alla gestione dell’ambiente di lavoro, alla prevenzione delle infezioni e al rispetto delle normative vigenti, rendendo ogni trattamento un’esperienza protetta e affidabile.

ART. 3 – RAPPORTO CON IL CLIENTE
  1. Ascolto Attivo
Accogliere un cliente in percorso oncologico significa prima di tutto saper ascoltare. L’estetista oncologica dedica tempo e attenzione al colloquio preliminare, per comprendere condizioni fisiche, esigenze personali ed eventuali timori. L’ascolto attivo implica empatia, pazienza e capacità di leggere anche i segnali non verbali. Non si tratta solo di raccogliere informazioni tecniche, ma di instaurare una relazione di fiducia che metta la persona al centro. Solo attraverso un dialogo autentico è possibile personalizzare il trattamento e garantire un sostegno reale.
  1. Consenso Informato
Ogni trattamento deve essere preceduto da un’informazione chiara, completa e trasparente. L’estetista oncologica illustra al cliente finalità, modalità, eventuali limiti e possibili controindicazioni del percorso estetico. Il consenso informato non è un mero adempimento burocratico, ma un atto di rispetto e responsabilizzazione: permette alla persona di scegliere consapevolmente e senza pressioni. Questo processo rafforza l’alleanza tra professionista e cliente, fondandola su fiducia, chiarezza e reciproca comprensione, evitando promesse illusorie o aspettative non realistiche.
  1. Empatia e Sostegno
L’ambiente creato dall’estetista oncologica deve essere sereno, accogliente e rispettoso. La relazione professionale si arricchisce di empatia, intesa come capacità di percepire e comprendere lo stato emotivo della persona. Il sostegno non è solo estetico, ma umano: piccoli gesti, parole gentili e un atteggiamento rassicurante contribuiscono a ridare fiducia e benessere. La cura diventa così un’esperienza di conforto che integra i trattamenti estetici con un valore più profondo, capace di incidere positivamente sulla qualità di vita del cliente.

ART. 4 – RAPPORTO CON IL TEAM SANITARIO
  1. Collaborazione Interdisciplinare
L’estetista oncologica, quando possibile, mantiene un dialogo aperto e rispettoso con medici, infermieri, psico-oncologi e altri professionisti sanitari. Questa collaborazione favorisce un approccio integrato e sicuro, in cui ogni figura contribuisce con la propria competenza specifica. Non si tratta di invadere ambiti altrui, ma di creare una sinergia che mette al centro la salute e il benessere del cliente. Lavorare in rete rafforza la credibilità della professione e offre al paziente un supporto più completo e protetto.
  1. Segnalazione Responsabile
In caso di reazioni cutanee, effetti collaterali sospetti o cambiamenti significativi nello stato di salute della persona, l’estetista oncologica ha il dovere di informare tempestivamente i referenti sanitari. La segnalazione deve essere precisa, obiettiva e rispettosa dei limiti professionali, evitando interpretazioni o diagnosi personali. Questo atteggiamento di prudenza e responsabilità contribuisce a prevenire complicazioni e a consolidare un rapporto di fiducia con il cliente e con il team medico, rafforzando il ruolo dell’estetica oncologica nel percorso di cura.

ART. 5 – ETICA PROFESSIONALE
  1. Integrità
L’estetista oncologica agisce con onestà e trasparenza in ogni comunicazione con il cliente, evitando di creare false aspettative o promettere risultati non realistici. L’integrità è la base della credibilità professionale e si riflette nel modo di presentare i trattamenti, nei rapporti con i colleghi e nella gestione delle informazioni. Essere integri significa anche riconoscere i propri limiti, rispettare le regole e operare sempre con l’obiettivo di tutelare la persona, mai di sfruttarne la fragilità o il bisogno.
  1. Tutela del Metodo
Il metodo OTI e le linee guida che lo accompagnano rappresentano un patrimonio professionale che deve essere rispettato e applicato correttamente. L’estetista oncologica si impegna a non alterare protocolli e procedure in modi che possano comprometterne sicurezza ed efficacia. Ogni adattamento va effettuato nel rispetto delle competenze e delle evidenze scientifiche disponibili. Difendere il metodo significa proteggere non solo la propria professionalità, ma anche i clienti, che si affidano a standard riconosciuti e garantiti a livello internazionale.
  1. Rispetto della Concorrenza
Il confronto tra professionisti deve avvenire in un clima di correttezza e lealtà. L’estetista oncologica si impegna a non screditare colleghi o strutture concorrenti, né a utilizzare strategie scorrette per attrarre clientela. Il rispetto reciproco rafforza l’immagine della categoria e contribuisce a diffondere una cultura professionale solida e credibile. La concorrenza, se leale, diventa stimolo al miglioramento continuo, alla crescita personale e collettiva, evitando dinamiche di conflitto che minano la dignità della professione e del settore.

ART. 6 – AMBIENTE DI LAVORO
  1. Igiene e Sicurezza
L’ambiente di lavoro deve garantire i più alti standard di igiene, pulizia e sanificazione. L’estetista oncologica si attiene scrupolosamente alle normative vigenti e adotta misure preventive per proteggere clienti e operatori. La cura dei locali, la sterilizzazione degli strumenti e l’uso di dispositivi monouso sono elementi essenziali per ridurre il rischio di infezioni. L’attenzione alla sicurezza non è solo un obbligo normativo, ma un gesto concreto di rispetto e responsabilità verso persone in condizioni di particolare vulnerabilità.
  1. Benessere Relazionale
Il luogo di lavoro non deve essere solo sicuro, ma anche accogliente e inclusivo. L’estetista oncologica crea un ambiente sereno, privo di pressioni commerciali e orientato al benessere della persona. Il cliente deve sentirsi a proprio agio, accolto senza giudizi e rispettato nei suoi tempi e spazi. Il benessere relazionale si riflette anche nella gestione del team di lavoro, fondato sulla collaborazione e sul rispetto reciproco. Così lo studio diventa un luogo di cura globale, che unisce professionalità ed empatia.

ART. 7 – FORMAZIONE CONTINUA E AGGIORNAMENTO L’estetista oncologica si impegna a mantenere costantemente aggiornate le proprie competenze attraverso corsi, workshop, convegni e momenti di confronto con altri professionisti. La formazione continua è un dovere etico e professionale, perché solo rimanendo al passo con le più recenti evidenze scientifiche e con le innovazioni nel settore è possibile garantire trattamenti sicuri, efficaci e adeguati. L’aggiornamento continuo non arricchisce solo le competenze tecniche, ma rafforza anche la consapevolezza etica e la capacità di affrontare nuove sfide professionali.

ART. 8 – RESPONSABILITÀ SOCIALE L’estetista oncologica ha un ruolo che va oltre il singolo trattamento: contribuisce a diffondere una cultura di sensibilizzazione sul valore della qualità di vita delle persone con esperienza oncologica. Questo significa promuovere informazioni corrette, partecipare a campagne di prevenzione e sostenere iniziative di solidarietà. La responsabilità sociale si manifesta anche nella capacità di educare la comunità al rispetto, all’inclusione e alla consapevolezza delle fragilità. Così la professione diventa parte attiva di un impegno collettivo verso una società più attenta e umana.

ART. 9 – IMPEGNO FINALE La sottoscrizione del presente Codice Deontologico rappresenta per l’estetista oncologica un atto di responsabilità personale e professionale. Aderire a questi principi significa impegnarsi concretamente per la tutela del cliente, per la valorizzazione della categoria e per il riconoscimento dell’estetica oncologica come disciplina seria e qualificata. L’impegno finale è un patto etico che rafforza la fiducia tra professionista e cliente, consolidando la missione di accompagnare la persona con delicatezza, rispetto e competenza lungo un percorso di cura e benessere. Vezia (Svizzera), 20 Settembre 2025
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